DUE DENTRO AD UN FOCO

/ Storie di pietra

progetto narrativo di
Rosario Tedesco

attraversamenti urbani sulle tracce delle pietre d’inciampo
da un’idea di Rossella Tansini

testo adattamento e regia di
Rosario Tedesco

progetto grafico
Roberto Speziale


ROMA OTTOBRE 2023

giovedì 19 ottobre | ore 17
lunedì 23 ottobre | ore 17

partenza da Via della Lungara, 29 (scalinata)
prenotazione obbligatoria centrocultura@romaebraica.it
partecipazione gratuita

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del programma commemorativo dell’80°anniversario del rastrellamento degli ebrei da Roma del 16 ottobre 1943 promosso da Roma Capitale con il contributo del Ministero dell’Interno in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e la Fondazione Museo della Shoah


promosso da
ROMA CAPITALE
MINISTERO INTERNO
COMUNITÀ EBRAICA DI ROMA
FONDAZIONE MUSEO DELLA SHOAH
80° DEPORTAZIONE EBREI ITALIANI UCEI

in collaborazione con
AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA - ROMA

produzione
TRACCE


ROMA E LE SUE “PIETRE”

Capitale delle memorie di cui è interamente lastricata, Roma, la città eterna, oggi la vogliamo attraversare in un modo diverso, restituendo voce a persone comuni, vittime della Storia, “sommersi” ricordati soltanto da una semplice pietra, un sanpietrino tra mille del suo selciato. Questa piccola pietra (10 x 10 cm, sormontata da una sottile lamina di ottone) grazie all’intuito dell’artista tedesco Gunter Demnig è diventata un simbolo importante per la ricostruzione del nostro recente passato fatto di conflitti e ferite non rimarginate. Ciascuna di loro ha dato modo di iniziare a costituire quello che è forse il più grande monumento della memoria degli orrori della seconda guerra mondiale in Europa. Delle oltre 80.000, disseminate in ventisei Paesi, oltre 300 si trovano a Roma, prima città italiana ad accogliere l’iniziativa nel 2010.

Rosario Tedesco, attore e regista, insieme a Rossella Tansini e Alberta Bezzan dell’associazione culturale TRACCE, ha dato forma a una ricostruzione narrativa di percorsi che connettono insieme le vittime e i carnefici, di cui le pietre d’inciampo sono una testimonianza materiale. Il progetto “DUE DENTRO AD UN FOCO - Storie di pietra”, avviato a Milano nel 2021, continua a crescere e con il 2023 prendono il via nuovi itinerari e nuovi racconti nella città di Roma, con l’ambizione di contribuire a tessere insieme storie, memorie civili, personali, familiari ma anche e soprattutto collettive che servono al nostro presente più che mai. La guerra, i suoi orrori, non sono uno spettro del passato, qualcosa da rimuovere o negare, sono lo scandalo sotto i nostri occhi, davanti alle nostre coscienze.

LA VITTIMA ADOTTA IL CARNEFICE

Confrontarsi con la memoria della città, interrogare ogni pietra, ogni passo, è il compito del narratore, che si distingue di fronte alla Storia sia dal testimone sia dallo storico. Il suo compito è quello di tagliare e cucire, soprattutto legare e recuperare il filo di discorsi mai uditi, suscitando sentimenti contrastanti, ponendo sotto la lente più fratture e dissonanze, che l’evidenza documentale della prova.
Con un attraversamento urbano tradurremo delle memorie su una mappa, riconnettendo insieme punti e linee, nomi e momenti che il tempo ha reso sfocati. Quella che prenderà forma è fatta di storie – private, collettive, pubbliche, segrete – storie di vittime e carnefici: che talvolta si confondono nell’intrico di anonime segnaletiche e muti toponomastici; talvolta riemergono, alcune a scapito di altre.

La storia corale che evocherà la nostra guida (che, come Virgilio con Dante nel celebre canto dedicato ai consiglieri fraudolenti, impone un silenzio riflessivo ai suo compagni di viaggio) ci racconta di un legame diventato indissolubile: il carnefice non può più sfuggire alla sua vittima. Quella che viene fuori da questa esperienza attiva e partecipata, non è la storia di vinti e vincitori della seconda guerra mondiale, ma quella di uomini e donne, le cui tracce e destini hanno dato forma ad un percorso per le strade della città che è simbolico e reale allo stesso tempo.

UN PERCORSO FATTO DI NOMI, PUNTI E PIETRE

Le pietre d’inciampo guideranno spettatori e narratore alla scoperta di queste tracce che riguardano il destino dei sommersi e quello dei delatori, tracce che emergendo lentamente dall’assordante silenzio della città ignara diventano le voci di una coscienza collettiva, fatta di contrasti, pietà e oblio. Uscendo dal tempo della Storia accompagneranno sommessamente ma in modo inesorabile i nostri passi in una discesa in quelle tenebre che hanno avvolto la nostra fragile coscienza nazionale.

Il percorso conduce necessariamente al cuore del dramma della storia recente, in un territorio dolente in cui per umanizzare la vittima e sottrarla all’oblio, non si può fare a meno di rievocare anche il suo carnefice, che nel nostro caso è stato un suo vicino, frequentatore degli stessi luoghi, immerso nello stesso respiro della città. Memoria di questa coesistenza, il nostro percorso si spingerà oltre le pieghe della storia passata, e tornando al nostro presente, urlato, fosco, animato da paure e sospetto, non potrà sottrarsi a una nuova serie di domande: Com’è accaduto tutto ciò? Chi l’ha reso possibile? Chi ha partecipato? Perché questa passeggiata oggi è tanto importante? E noi, che traccia lasceremo nella città per i nostri posteri?


COME PARTECIPARE

COME PARTECIPARE

Per partecipare è necessario inviare una mail all’indirizzo centrocultura@romaebraica.it indicando nome, cognome e numero di telefono.

Numero massimo di partecipanti | 30 persone per ciascun tour

Costi | gratuito

Durata del percorso | 1 ora e 30 circa

* Consigliamo scarpe comode e portare con sé acqua

 


 

ROSARIO TEDESCO

Attore e regista, si è formato alla scuola di Luca Ronconi. Ha collaborato tra gli altri con A. Latella. Per il cinema ha preso parte a importanti produzioni internazionali, recitando a fianco di Anthony Hopkins, Udo Kier, Michael York. Ha lavorato con compagnie multiculturali, con cui ha recitato nei più importanti teatri nazionali, dal Teatro Argentina di Roma, al Carignano di Torino e al Piccolo Teatro di Milano e in tournée per tutta l’Europa, da Kiev a Barcellona, da Hannover a Lione, recitando davanti a platee prestigiose come quella dell’Odéon di Parigi e del Festival di Salisburgo. Dal 2005 al 2011 è stato Gast Schauspieler in Germania.

Per il 2017 e 2018 ha diretto con Matteo Caccia il Festival Mosto (il succo delle storie), primo festival di narrazione mirato all’intreccio di esperienze, tra teatro, giornalismo e reportage e promozione del territorio. Con il progetto Doppio Sogno per Palermo. 5 quadri per la città, da lui stesso ideato e diretto, ha sperimentato un’idea contemporanea di Stadtspiel (teatro di città), sul testo di Arthur Schnitzler, prodotto dal Goethe-Institut Palermo e interpretato da Pasquale Di Filippo.

Nel corso della sua attività professionale e di ricerca ha tracciato un personale percorso di teatro civile con gli spettacoli che vedono come protagonista la storia del XX secolo e della responsabilità individuale nei confronti della guerra e in particolare della Shoah (Il Vicario di Rolf Hochhuth, I Fisici di F. Dürrenmatt, Destinatario Sconosciuto di K. Kressmann-Taylor, In quelle tenebre – La verità è un intreccio di voci di Gitta Sereny).


Rosario Tedesco


IL TRAILER

 


 

PRESENTAZIONE DEI PERCORSI ROMANI

8 febbraio 2023 / 16.30-18.00
presso la sede dell’Ambasciata Tedesca
Villa Almone, via Cristoforo Colombo 1

13 febbraio 2023 / 11.30
presso la sede delle Scuole Ebraiche di Roma, via del Portico d’Ottavia 73

* Interventi musicali a cura del Coro delle Scuole Ebraiche di Roma e del Dipartimento di musica della Scuola Germanica Roma