DUE DENTRO AD UN FOCO

/ Storie di pietra

progetto narrativo di
Rosario Tedesco

attraversamenti urbani sulle tracce delle pietre d’inciampo
da un’idea di Rossella Tansini

testo adattamento e regia di
Rosario Tedesco

progetto grafico
Roberto Speziale

produzione
TRACCE associazione culturale

col sostegno di
Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia
Goethe-Institut Roma
Centro Alti Studi per la Difesa (CASD)

in collaborazione con
Scuole Ebraiche di Roma
Scuola Germanica Roma – Deutsche Schule Rom

col patrocinio di
Arte in memoria
Associazione Figli della Shoah
Centro di Cultura Ebraica di Roma
Comunità Ebraica di Roma
Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC)
Fondazione Museo della Shoah
Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI)


PRESENTAZIONE PROGETTO

8 febbraio 2023 / 16.30-18.00
presso la sede dell’Ambasciata Tedesca
Villa Almone, via Cristoforo Colombo 1

13 febbraio 2023 / 11.30
presso la sede delle Scuole Ebraiche di Roma, via del Portico d’Ottavia 73

* Interventi musicali a cura del Coro delle Scuole Ebraiche di Roma e del Dipartimento di musica della Scuola Germanica Roma


PRIMO ITINERARIO
ROMANO

Primavera 2023

 


 

ROMA E LE SUE “PIETRE”

Capitale delle memorie di cui è interamente lastricata, Roma, la città eterna, oggi la vogliamo attraversare in un modo diverso, restituendo voce a persone comuni, vittime della Storia, “sommersi” ricordati soltanto da una semplice pietra, un sanpietrino tra mille del suo selciato. Questa piccola pietra (10 x 10 cm, sormontata da una sottile lamina di ottone) grazie all’intuito dell’artista tedesco Gunter Demnig è diventata un simbolo importante per la ricostruzione del nostro recente passato fatto di conflitti e ferite non rimarginate. Ciascuna di loro ha dato modo di iniziare a costituire quello che è forse il più grande monumento della memoria degli orrori della seconda guerra mondiale in Europa. Delle oltre 80.000, disseminate in ventisei Paesi, oltre 300 si trovano a Roma, prima città italiana ad accogliere l’iniziativa nel 2010.

Rosario Tedesco, attore e regista, insieme a Rossella Tansini e Alberta Bezzan dell’associazione culturale TRACCE, ha dato forma a una ricostruzione narrativa di percorsi che connettono insieme le vittime e i carnefici, di cui le pietre d’inciampo sono una testimonianza materiale. Il progetto “DUE DENTRO AD UN FOCO - Storie di pietra”, avviato a Milano nel 2021, continua a crescere e con il 2023 prendono il via nuovi itinerari e nuovi racconti nella città di Roma, con l’ambizione di contribuire a tessere insieme storie, memorie civili, personali, familiari ma anche e soprattutto collettive che servono al nostro presente più che mai. La guerra, i suoi orrori, non sono uno spettro del passato, qualcosa da rimuovere o negare, sono lo scandalo sotto i nostri occhi, davanti alle nostre coscienze.

Il progetto, prodotto dall’associazione culturale Tracce , è realizzato grazie al sostegno dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia, del Goethe-Institut Roma e del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), in collaborazione con la Scuola Germanica Roma – Deutsche Schule Rom e le Scuole Ebraiche di Roma e col patrocinio di Arte in memoria, dell’Associazione Figli della Shoah, del Centro di Cultura Ebraica di Roma, della Comunità Ebraica di Roma, della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), della Fondazione Museo della Shoah e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI).

Verrà presentato ufficialmente con due appuntamenti, il primo l’8 febbraio 2023 presso la sede dell’Ambasciata Tedesca (Villa Almone, via Cristoforo Colombo 1 / ore 16.30-18.00), il secondo il 13 febbraio 2023 presso la sede delle Scuole Ebraiche di Roma (via del Portico d’Ottavia 73 / ore 11.30). Interventi musicali a cura del Coro delle Scuole Ebraiche di Roma, diretto da Josef Anticoli e del Dipartimento di musica della Scuola Germanica Roma.

Il primo itinerario narrativo romano si terrà nella primavera del 2023. Le storie delle pietre d’inciampo saranno raccontate da Rosario Tedesco attraverso le strade della città, durante il percorso alcuni studenti della Scuola Germanica Roma eseguiranno musiche di Bach, e alla sua conclusione – in Largo 16 ottobre 1943 – il Coro delle Scuole Ebraiche di Roma, diretto da Josef Anticoli eseguirà brani del repertorio della tradizione ebraico-romana e non.

LA VITTIMA ADOTTA IL CARNEFICE

Confrontarsi con la memoria della città, interrogare ogni pietra, ogni passo, è il compito del narratore, che si distingue di fronte alla Storia sia dal testimone sia dallo storico. Il suo compito è quello di tagliare e cucire, soprattutto legare e recuperare il filo di discorsi mai uditi, suscitando sentimenti contrastanti, ponendo sotto la lente più fratture e dissonanze, che l’evidenza documentale della prova.
Con un attraversamento urbano tradurremo delle memorie su una mappa, riconnettendo insieme punti e linee, nomi e momenti che il tempo ha reso sfocati. Quella che prenderà forma è fatta di storie – private, collettive, pubbliche, segrete – storie di vittime e carnefici: che talvolta si confondono nell’intrico di anonime segnaletiche e muti toponomastici; talvolta riemergono, alcune a scapito di altre.

La storia corale che evocherà la nostra guida (che, come Virgilio con Dante nel celebre canto dedicato ai consiglieri fraudolenti, impone un silenzio riflessivo ai suo compagni di viaggio) ci racconta di un legame diventato indissolubile: il carnefice non può più sfuggire alla sua vittima. Quella che viene fuori da questa esperienza attiva e partecipata, non è la storia di vinti e vincitori della seconda guerra mondiale, ma quella di uomini e donne, le cui tracce e destini hanno dato forma ad un percorso per le strade della città che è simbolico e reale allo stesso tempo.

UN PERCORSO FATTO DI NOMI, PUNTI E PIETRE

Le pietre d’inciampo guideranno spettatori e narratore alla scoperta di queste tracce che riguardano il destino dei sommersi e quello dei delatori, tracce che emergendo lentamente dall’assordante silenzio della città ignara diventano le voci di una coscienza collettiva, fatta di contrasti, pietà e oblio. Uscendo dal tempo della Storia accompagneranno sommessamente ma in modo inesorabile i nostri passi in una discesa in quelle tenebre che hanno avvolto la nostra fragile coscienza nazionale.

Il percorso conduce necessariamente al cuore del dramma della storia recente, in un territorio dolente in cui per umanizzare la vittima e sottrarla all’oblio, non si può fare a meno di rievocare anche il suo carnefice, che nel nostro caso è stato un suo vicino, frequentatore degli stessi luoghi, immerso nello stesso respiro della città. Memoria di questa coesistenza, il nostro percorso si spingerà oltre le pieghe della storia passata, e tornando al nostro presente, urlato, fosco, animato da paure e sospetto, non potrà sottrarsi a una nuova serie di domande: Com’è accaduto tutto ciò? Chi l’ha reso possibile? Chi ha partecipato? Perché questa passeggiata oggi è tanto importante? E noi, che traccia lasceremo nella città per i nostri posteri?

ROSARIO TEDESCO

Attore e regista, si è formato alla scuola di Luca Ronconi. Ha collaborato tra gli altri con A. Latella. Per il cinema ha preso parte a importanti produzioni internazionali, recitando a fianco di Anthony Hopkins, Udo Kier, Michael York. Ha lavorato con compagnie multiculturali, con cui ha recitato nei più importanti teatri nazionali, dal Teatro Argentina di Roma, al Carignano di Torino e al Piccolo Teatro di Milano e in tournée per tutta l’Europa, da Kiev a Barcellona, da Hannover a Lione, recitando davanti a platee prestigiose come quella dell’Odéon di Parigi e del Festival di Salisburgo. Dal 2005 al 2011 è stato Gast Schauspieler in Germania.

Per il 2017 e 2018 ha diretto con Matteo Caccia il Festival Mosto (il succo delle storie), primo festival di narrazione mirato all’intreccio di esperienze, tra teatro, giornalismo e reportage e promozione del territorio. Con il progetto Doppio Sogno per Palermo. 5 quadri per la città, da lui stesso ideato e diretto, ha sperimentato un’idea contemporanea di Stadtspiel (teatro di città), sul testo di Arthur Schnitzler, prodotto dal Goethe-Institut Palermo e interpretato da Pasquale Di Filippo.

Nel corso della sua attività professionale e di ricerca ha tracciato un personale percorso di teatro civile con gli spettacoli che vedono come protagonista la storia del XX secolo e della responsabilità individuale nei confronti della guerra e in particolare della Shoah (Il Vicario di Rolf Hochhuth, I Fisici di F. Dürrenmatt, Destinatario Sconosciuto di K. Kressmann-Taylor, In quelle tenebre – La verità è un intreccio di voci di Gitta Sereny).


Rosario Tedesco


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